Valutazione del rischio di esposizione professionale nell’industria agroalimentare:
- Studio del contesto normativo, analisi dei rapporti di valutazione del valore limite di esposizione professionale (VLEP), visita strumentale dell’impianto e delle sue strutture (cartografie dei laboratori)
- Prelievo individuale, per ogni operatore e postazione fissa, delle polveri inalabili e alveolari, dei Composti Organici Volatili (COV), di formaldeide, glutaraldeide, ammoniaca (NH3) e di qualsiasi elemento inalabile classificato come pericoloso. Proponiamo quindi alle imprese del settore agroalimentare la realizzazione delle misure del valore limite di esposizione professionale (VLEP) e del valore limite per esposizioni brevi (TLV-STEL) e la valutazione dei rischi di esposizione professionale in caso di inalazione di agenti pericolosi.
- Spazi interessati: edifici adibiti all’allevamento di bovini, suini e avicoli, edifici per l’allevamento di insetti, macelli, officine per la miscela di prodotti fitosanitari, zone di stoccaggio per farine, produzione di pane e pasta, distillerie, ecc.
Controllo della qualità dell’aria e audit delle Centrali di trattamento aria (CTA):
- I nostri esperti accompagnano i clienti nel percorso di contrasto contro la contaminazione microbiologica nelle Centrali di trattamento aria. Per queste ultime effettuiamo misurazioni dei microrganismi aerobici, di lieviti e muffe, stafilococchi patogeni ed enterobatteriacee, tramite l’utilizzo di bio-impinger in un terreno di coltura adatto. Effettuiamo anche la misurazione di particelle PM2,5/PM10 e dei conteggi specifici per il calcolo del rendimento di filtrazione delle CTA.
- Audit della ventilazione: misurazione della portata e della velocità della mandata e ripresa dell’aria, determinazione dell’apporto di aria fresca, misura della pressione dinamica nelle condotte, misura del tasso di perdita, misura della cascata di pressione tra i vari locali e visualizzazione del senso del flusso d’aria tramite test fumogeni, test di integrità dei filtri, modellizzazione dei comportamenti aeraulici.
- Studio del contesto normativo, analisi dei rapporti di valutazione in materia di contaminazione e degli audit di rispetto dei valori di riferimento, visita strumentale della fabbrica e dei suoi impianti.
- Studio comparativo delle soluzioni tecniche per la misurazione e il trattamento dell’aria nelle officine. Vantaggi e svantaggi dei vari dispositivi in ogni campo, valutazione dei costi di installazione e manutenzione.
- Studio tecnico-economico. Redazione del dossier di consultazione delle imprese e dei documenti di gara. Accompagnamento per l’analisi delle offerte.
- Redazione delle specifiche funzionali per gli impianti di ventilazione e di trattamento dell’aria. Monitoraggio del sito durante tutta la durata delle operazioni e verifica tecnica della ricezione degli impianti.
- Industrie interessate: industria casearia, industria della lavorazione delle carni, laboratori per la preparazione di salumi, edifici adibiti all’allevamento di bovini, suini e avicoli, edifici per l’allevamento di insetti, macelli, officine per la miscela di prodotti fitosanitari, zone di stoccaggio per farine, produzione di pane industriale, frantoi, cantine, distillerie, produzione di botti, fattorie verticali, ecc.
Benessere degli animali di allevamento
- Audit della qualità dell’aria delle zone di allevamento: misurazione di CO2, NH3, H2S, contaminanti microbiologici, polveri, ecc.
- Dimensionamento e installazione di una rete di microsensori di monitoraggio e servocontrollo.
- Qualifica e messa in opera di sistemi di ventilazione con sensori che misurano la variazione della concentrazione di CO2 (in particolare per garantire il benessere animale).
- Analisi bibliografica dell’impatto della qualità dell’aria sull’allevamento (insetti, suini, bovini, pollame, roditori, ecc.): particelle fini, ammoniaca (NH3), aldeide, idrogeno solforato (H2S), monossido di carbonio (CO), Composti Organici Volatili (COV), microrganismi aerobici, odori e feromoni.
- Elaborazione di protocolli appositi per la valutazione del degasaggio dei supporti in una camera di prova di emissione (COV, aldeide, ammoniaca – NH3 –, acetone, ecc.).
- Spazi interessati: edifici adibiti all’allevamento di bovini, suini e avicoli, incubatoi, macelli, edifici per l’allevamento di insetti, ecc.
Misurazione e gestione degli odori nell’industria agroalimentare:
Nel settore agricolo le problematiche in materia di odori sono principalmente legate ai rifiuti di origine animale (allevamento) e al loro utilizzo come concime (letame, liquame di suino, ecc.). I composti emessi in atmosfera rappresentano un mix complesso di acidi organici volatili, aldeide, chetoni, esteri, ammine, solfuri, H2S, mercaptani, ammoniaca e composti azotati. Sebbene gli odori non siano tossici, possono essere irritanti e ostacolare una coabitazione armoniosa. La gestione degli odori può ridurre le tensioni che rischiano di emergere con chi abita vicino ad aree agricole. ISPIRA propone quindi ai suoi clienti l’attuazione di un piano di gestione degli odori del sito. Dopo aver stilato la lista delle fonti di odori, ISPIRA propone un piano d’azione e delle raccomandazioni in materia di buone pratiche, che siano compatibili con i vincoli cui sono soggetti gli impianti. In funzione dei budget, si possono prevedere vari sistemi di riduzione degli odori: schermi antivento, biofiltrazione, aggiunta di additivi nel liquame, precipitazione elettrostatica, innalzamento dei camini, vaporizzazione di olio, lavaggio dell’aria, ecc.
Nel settore agroalimentare, gli odori sono generalmente legati alle attività di riciclaggio delle materie prime (produzione di lieviti, dolci, trasformazione di prodotti caseari, birrifici e altri tipi di produzione di alcol, trasformazione di frutta e verdura, produzione di pane industriale, ecc.) e soprattutto al settore dei sottoprodotti di origine animale (eliminazione delle carcasse di animali, produzione di alimenti per animali, ecc.). Queste attività producono ingenti quantità di ammoniaca, H2S, mercaptani, ammine, aldeidi e acidi grassi volatili. Negli impianti agroalimentari i gas sono prodotti dal processo di evaporazione, quando il vapore formatosi durante la cottura non transita da un condensatore ad aria e va ad aggiungersi ai gas freddi di processo che circolano nelle officine. Può essere necessario procedere alla deodorazione dell’aria viziata presente nello stabilimento, se gli impianti sono situati in zona urbana o in presenza di normative rigorose. ISPIRA propone una gamma completa di servizi per la gestione degli odori prodotti dal settore agricolo e agroalimentare. Grazie ai nostri servizi di consulenza e accompagnamento, gli imprenditori possono beneficiare di soluzioni di disinquinamento su misura, che garantiscono al contempo il monitoraggio periodico degli impianti a fini normativi.
- Valutazione olfattiva iniziale dell’ambiente ricevente,
- Campionamenti e misure olfattometriche nell’ambiente emittente,
- Misurazioni fisico-chimiche dei composti odorosi,
- Qualificazione delle diverse tecnologie per il trattamento degli odori e relative consulenze,
- Monitoraggio degli odori realizzato elettronicamente,
- Gestione dei reclami presentati dai vicini
- Valutazione olfattiva iniziale dell’ambiente ricevente, realizzata da un panel di maestri profumieri.
- Mappatura degli odori nei dintorni del sito (fino a 3 km intorno agli impianti) tramite due serie di misurazioni effettuate da panel di maestri profumieri, specializzati nella caratterizzazione degli odori secondo secondo le norme NF X43-103 e NF EN 16841. In ogni punto di osservazione sono effettuate letture metereologiche.
- Richieste normative: prima e dopo la messa in funzione dei siti di metanizzazione (Art. 12 del D. Lgs del 29 dicembre 2003, n. 387); prima della messa in funzione dei siti di compostaggio (legge del 28 dicembre 2015, n. 221, art. 37 e 38); costituzione della modulistica per la presentazione delle domande AUA e AIA per l’apertura di siti potenzialmente emissivi (come i macelli o gli impianti agroalimentari)
- Campionamenti e misure olfattometriche nell’ambiente emittente:
- Identificazione delle principali fonti odorigene di un sito mediante sacchi di prelievo che raccolgono l’aria di specifiche fonti odorose (canalizzate, superficiali, aria ambiente). Analisi olfattometriche, conformemente alla norma UNI EN 13725:22, per la quantificazione della concentrazione degli odori (U.O./m3). Misurazione del flusso d’aria proveniente da ciascuna fonte per determinare il flusso di odore (UO/h) associato ad ogni impianto.
- Richieste normative: monitoraggio periodico delle emissioni odorigene degli impianti per l’eliminazione delle carcasse di animali (legge del 28 dicembre 2015, n. 221); macelli, torrefazione, produzione industriale di pane.
- Misurazioni fisico-chimiche dei composti odorigeni:
- Elaborazione di una strategia di campionamento in funzione della problematica associata (misurazione dei composti solforati, quali solfuri di idrogeno o mercaptani, composti azotati, ammoniaca, Composti Organici Volatili aldeidi, chetoni, ecc.).
- Campionamento attivo con una pompa a bassa portata su un supporto adeguato e campionamento passivo (tubi Radiello®) per identificare i composti odorigeni responsabili degli odori.
- Confronto con i valori di riferimento e i valori guida, valore limite di esposizione professionale (VLEP), valore limite per esposizioni brevi (TLV-STEL), ecc.
- Qualificazione delle diverse tecnologie per il trattamento degli odori e relative consulenze:
- Torri di lavaggio dei gas, biofiltrazione, filtri a carbone attivo, ossidazione termica, ecc.
- Redazione delle specifiche funzionali, analisi dei costi di installazione e manutenzione del vostro progetto.
- Gestione dei reclami:
- ISPIRA può istituire un osservatorio degli odori per sensibilizzare chi abita in prossimità delle emissioni odorigene di un sito; gestire una piattaforma di monitoraggio dell’inquinamento olfattivo; elaborare bilanci mensili/annuali. ISPIRA può anche proporre servizi di consulenza per la gestione di crisi, per esempio in caso di problemi tra condomini, problemi da inquinamento odorigeno che potrebbero spingere i dipendenti a usufruire del diritto di recesso, ecc.